sabato 30 luglio 2016

Pallanuoto e Olimpiadi: Noel Purcell


Cosa accomuna pallanuoto e rugby? Di primo acchito, probabilmente nulla. Eppure qualche analogia c'è: il contatto fisico è inevitabile e incentivato, il gioco maschio pure, c'è un pallone da scagliare in mezzo a due pali. Anzi: la pallanuoto, a cavallo tra Ottocento e Novecento, era una sorta di rugby acquatico. Per Noel Purcell, comunque, piscina o erba faceva poca differenza: era talmente versatile che ha giocato per l'Irlanda in entrambe le discipline.

Nato a Dublino nel 1891, dopo aver concluso gli studi al prestigioso Trinity College si dedica all'attività agonistica tanto da conquistare quattro titoli irlandesi nel nuoto. Poi pratica pure la pallanuoto e diventa un formidabile difensore nel Dublin Swimming Club.

L'eco delle sue gesta attraversa il Mar d'Irlanda: in occasione dei Giochi olimpici di Anversa del 1920, infatti, viene convocato nella nazionale della Gran Bretagna. Come nel calcio, anche nella pallanuoto i britannici sono considerati i maestri: hanno inventato il gioco, ne hanno codificato le prime regole poi adottate in tutto il mondo, hanno dominato i precedenti tornei.

Anche nella città dei diamanti si ripete il solito canovaccio: ai quarti annichiliscono la debuttante Spagna e in semifinale si sbarazzano degli Stati Uniti, conquistando la terza finale consecutiva. Purcell non segna, in compenso è abilissimo a limitare gli attaccanti avversari. In una sfida equilibrata e carica di tensioni, la Gran Bretagna sconfigge 3-2 la nazione ospitante: i tifosi belgi sono talmente inviperiti per il risultato che i campioni olimpici sono costretti a battere in ritirata scortati dalle forze dell'ordine. In segno di protesta, l'orchestra si rifiuta persino di eseguire il "God the save the Queen" che il cerimoniale prevedrebbe.

Poco male: Purcell diventa il primo irlandese a vincere un oro nella pallanuoto. Già, l'Irlanda: è in piena guerra di liberazione. Sono gli anni della Bloody Sunday, dell'Ira, di Michael Collins. Una sanguinosa parentesi che si conclude con la dichiarazione d'indipendenza nel 1922.

L'anno prima, intanto, Purcell partecipa al Cinque Nazioni di rugby con l'Eire stessa: gioca quattro gare, la prima delle quali proprio contro l'Inghilterra a Twickenham, santuario della palla ovale.

Nel 1924 è il leader della nazionale di pallanuoto della Repubblica d'Irlanda che debutta ai Giochi di Parigi ed è subito eliminata dalla Cecoslovacchia: in difesa è affiancato da James Beckett, zio del futuro Premio Nobel per la letteratura Samuel.

Ma a Purcell quella partita basta e avanza per stabilire un record: nessuno, prima di lui, aveva gareggiato alle Olimpiadi in rappresentanza di due diversi Paesi.

(Articolo originariamente pubblicato su Il Tirreno del 26-07-2016)

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