domenica 10 maggio 2015

Red Bulls-City, primo derby di calcio a New York - 2


Foto gordonhill11.com
(continua da - 1)

Noisy neighbors. Mentre i Red Bulls traslocano nel nuovo stadio, il commissioner della MLS Don Garber culla il sogno di ammettere al massimo campionato una seconda franchigia newyorkese. Magari con una prestigiosa squadra europea in cabina di regia.

Dopo i tentativi - infruttuosi - con Fred Wilpon, proprietario della squadra di baseball dei Mets, e con i redivivi Cosmos (curiosamente decideranno di aderire alla rinata NASL, ora relegata a seconda divisione nazionale) la trattativa si chiude con gli sceicchi del Manchester City: a maggio 2013 viene ufficializzato l'ingresso del New York City Football Club quale ventesima franchigia della MLS.

La più popolosa città degli Stati Uniti si ritrova così con due squadre nel massimo campionato: è una rivalità costruita a tavolino, come ha recentemente sottolineato Giuseppe De Bellis sulla rivista "Undici", ma che non tarda a surriscaldare gli animi. Da ambo le parti. Mike Petke, una carriera iniziata con i MetroStars e conclusa con i Red Bulls di cui diventa allenatore, cita il "vicini rumorosi" con cui Sir Alex Ferguson apostrofò proprio il Manchester City affacciatosi in Premier League grazie ai petroldollari della famiglia più potente di Abu Dhabi.

I neonati rivali, immediatamente bollati come la "seconda squadra di New York", replicano affidandosi all'ironia pungente: "Finalmente i newyorkesi avranno qualcuno per cui tifare". Non è un'esternazione troppo sibillina: il riferimento è al quartier generale dei Red Bulls, situato nel New Jersey, al di là del fiume Hudson. Fuori, insomma, dai confini cittadini di New York.

Frankie goes to City. In pochi mesi gli equilibri di potere sono drammaticamente rovesciati: i Red Bulls perdono le stelle Thierry Henry e Tim Cahill e nel gennaio 2015 salta la panchina di Petke, il City si appresta a debuttare con l'ex nazionale spagnolo David Villa. E c'è il curioso caso di Frank Lampard: annunciato come uno dei grandi colpi di mercato della nuova franchigia newyorkese poco dopo il Mondiale brasiliano, finisce in prestito per sei mesi al Manchester City, la "casa madre".

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Il City d'oltreoceano (che, neanche a dirlo, verrà sponsorizzato dalla compagnia aerea Etihad esattamente come quello d'Inghilterra) annuncia che l'ex centrocampista del Chelsea rimarrà in patria fino al termine della stagione, anche se la Premier League indaga e scopre che non risulta alcun accordo in essere tra le due società: Lampard è registrato soltanto come tesserato al City di Manchester, con quello americano ha solo firmato un impegno senza vincoli.

Ma l'accordo si farà: mentre Garber lancia accuse di scarsa trasparenza, Lampard sottoscrive un contratto nel quale è espressamente indicato che dal 1° luglio 2015 sarà a tutti gli effetti un calciatore del New York City.

Scontro tra titani. Il derby della Grande Mela desta curiosità e forse anche comprensibile scetticismo, ma i numeri parlano chiaro: la Red Bull ha chiuso l'anno passato con un fatturato di poco superiore ai 5 miliardi di euro ed è tra le prime 80 aziende al mondo per valore del marchio.

Le quote dei "vicini rumorosi" sono così ripartite: l'80% è nelle mani della City Football Group, società angloaraba fondata dallo sceicco Mansour per gestire il Manchester City e le sue società satellite disseminate tra Australia, Giappone e Stati Uniti, il restante 20% appartiene alla Yankee Global Enterprises. La quale, a sua volta, è proprietaria - come suggerisce il nome - dei New York Yankees, la squadra più titolata del baseball americano nonché la società sportiva che detiene il brand value più alto al mondo (521 milioni di dollari, più di Real Madrid, Barcellona e Manchester United).

In virtù della duarchia che si cela dietro il City tutte le partite casalinghe della stagione del debutto avranno luogo nello Yankee Stadium, situato nel quartiere del Bronx a un isolato di distanza dal vecchio impianto: più di 43mila spettatori si sono accomodati sulle tribune e hanno visto soccombere i New England Revolution sotto i colpi di Villa e dell'ex di turno Patrick Mullins nella prima, storica vittoria nella MLS.



Inutile sottolineare come da questa rivalità dipendano le sorti dello sviluppo del calcio negli Stati Uniti. Che gode sì di ottima salute - le partite dell'ultimo campionato hanno registrato 18.600 spettatori di media, con vette di 23.390 nei playoff e 32.864 nelle finali di conference, e i diritti televisivi appaltati fino al 2022 alle emittenti ESPN, Fox Sports e Univision Deportes frutteranno complessivamente 630 milioni di dollari -, ma che probabilmente ha bisogno di un'accattivante stracittadina nella metropoli più glamour del globo per attecchire una volta per tutte.

Intanto, il derby ha già un suo personaggio di copertina: è Ryan Meara, 24enne portiere di origini irlandesi che i Red Bulls hanno girato in prestito proprio alla "seconda squadra di New York". Le schermaglie, in questi mesi, non sono mancate: ora non resta che mettersi comodi e assistere a una partita che potrebbe riscrivere la storia del soccer.

(fine - 2)

Fonti:
"MLS commissioner eyes possible New York franchise for 2013", mlssoccer.com, 7/5/2010
"MLS focused on making NY club its 20th team", mlssoccer.com, 16/11/2010.
"Major League Soccer announces New York expansion team: New York City Football Club", mlssoccer.com, 21/5/2013
"Frank Lampard finally signs MLS contract to play with NYCFC", ESPN FC, 10/1/2015
F. Paglialunga, "American Pie", Undici, 3/2015
G. De Bellis, "New York al quadrato", Undici, 3/2015

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